Storia di Padenghe sul Garda, Brescia
Di Padenghe sul Garda vi sono tracce che risalgono a probabili insediamenti preistorici; tuttavia, il primo villaggio fu abbandonato a cavallo del X secolo d.C., quando gli ungari spinsero la popolazione in collina, dove fu costruito il castello. Dal 1154, quando fu citato in un documento redatto da Federico Barbarossa, Padenghe fu roccaforte ghibellina contesa tra Brescia e Verona.
Sventata la demolizione del castello nel 1509, Padenghe fu esposta a saccheggi da parte dei soldati imperiali tedeschi provenienti da Verona.
In seguito, Padenghe diede i natali a personalità di fama, quali il pittore Andrea Giovanni Bertanza e i fratelli Zuliani, l'uno giureconsulto e l'altro medico.
Durante il risorgimento, i volontari di Tito Speri fecero prigioniero presso Padenghe, il 28 marzo 1848, il generale austriaco Schonhals, in fuga da Brescia insorta.
Tra il 1928 e il 1947 fecero parte di Padenghe anche Moniga e Soiano, poi riconosciuti quali comuni autonomi.